Vendere online: meglio l’e-commerce o un marketplace?

Vendere online: meglio l’e-commerce o un marketplace?

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Aprire un e-commerce o affidarsi a un marketplace? Questo il dilemma di chi vorrebbe iniziare a vendere prodotti online.

Non si può parlare di uno scontro in cui vince l’uno o l’altro. Bisogna ovviamente ragionare sul tipo di business che si vuole realizzare, ma alcune considerazioni possono essere fatte.

I marketplaces sono piattaforme online in cui gli imprenditori mettono in vendita i prodotti dietro pagamento di fees e canoni mensili.

Ce ne sono di vari tipi. Possono essere verticali quando offrono un solo prodotto, specializzandosi anche nei prodotti di nicchia di questo settore (Zalando, JustEat); oppure orizzontali quando offrono prodotti e servizi di diverso tipo (eBay, Amazon ecc.). Inoltre possono essere divisi per la tipologia di clienti e venditori: B2B, tra aziende, B2C, tra azienda e consumatori, C2C, tra consumatori.

Sicuramente il primo vantaggio è quello di avere un forte posizionamento SERP del sito marketplace. Il grosso traffico di utenti e l’autorevolezza del sito ti permettono di essere visto da potenziali clienti. I tuoi prodotti inoltre potrebbe suscitare più fiducia perché su un portale a loro abituale. Inoltre favoriscono la vendita oltre i confini nazionali.

Tuttavia ci sono anche degli svantaggi, o comunque dei fattori da tenere in conto. Uno di questi è l’abbonamento con queste piattaforme che si aggiunge ai costi fissi della tua attività. Inoltre devi anche considerare la possibilità di fare advertising su questo portale per poter risaltare sui competitor. La concorrenza infatti, molto probabilmente – a meno che non abbiate un prodotto molto di nicchia – sarà già presente sullo stesso marketplace.

Inoltre usufruendo di una organizzazione e metodo di acquisto esterno al tuo sito web non hai la possibilità di raccogliere email e dati per l’analisi del tuo pubblico, consultabili per esempio con Google Analytics.

Non si ha quindi la possibilità di raggiungere nuovamente i tuoi clienti, nessun retargeting: passaggio invece importante per una buona strategia di marketing.

Il marketplace tuttavia può essere un buon punto di partenza, un test per vedere la risposta del pubblico al prodotto.

E-COMMERCE, VANTAGGI E SVANTAGGI

Gli e-commerce sono invece i siti web di proprietà dell’azienda con cui può vendere direttamente online e gestendo tutto dall’inizio alla fine: controllo su prodotti, pagamenti e dati.

La gestione del tutto ovviamente sarà più dispendiosa che avere come canale solo un marketplace, tempo e denaro che devono essere calcolati, ma come si diceva prima avrete come ritorno anche una serie di dati importanti per fare retargeting.

Anche con gli e-commerce di proprietà la concorrenze ci sarà lo stesso, ma sarà a livello di risultati di ricerca. Importantissimo, quindi, fare un ottimo lavoro di SEO e posizionamento del sito. Un investimento necessario per poter dare una speranza al vostro e-commerce.

Alcuni utenti li raggiungerete in organico, quindi grazie alla SEO, ma sarà necessario anche fare un buon lavoro di advertising che almeno all’inizio o nei primi anni comporterà un investimento economico rilevante. Avendo tuttavia la possibilità di usare i dati di Analytics e altri strumenti di tracciamento come Pixel Facebook, potrai andare a creare un funnel di vendita che ti permetterà di aumentare il business rendendo efficienti le campagne ADS su un pubblico caldo e più propenso all’acquisto. Potrai andare a ricontattare chi per esempio ha abbandonato un prodotto nel carrello per spingerlo a concludere la vendita. Le ADS saranno necessarie per fare branding e farti conoscere.

Avere un sito web proprio inoltre ti permette di personalizzare il più possibile la tua interfaccia e-commerce in base al tuo pubblico e al tuo prodotto: foto, video, contenuti multimediali, blog, approfondimenti, FAQ, possibilità di richiedere una consulenza e così via.

L’e-commerce è adatto, inoltre, a chi ha già un business maturo e duraturo e per chi non vuole investire in spazi fisici.

Da non dimenticare però i costi di mantenimento e aggiornamento del sito, servizi hosting e assistenza, i costi di professionisti qualificati che possano gestire social, ADS, mail-list, sito web, realizzazione di testi ecc.

Diventa fondamentale quindi fare un buon piano di investimento, dal momento che i guadagni rispetto ai costi non potranno essere immediati. C’è molto lavoro da fare per tutto quello che riguarda il brand, il prodotto, la comunicazione e la gestione dei clienti ma se si vuole puntare a una attività di lungo periodo è la strada da compiere.

CONCLUSIONE

Ecommerce e marketplace hanno i loro vantaggi e svantaggi, che per ogni tipologia di attività possono essere più o meno importanti. In entrambi i casi ci sono dei costi, che siano economici o di ritorno di investimento sul lungo periodo. Eppure non c’è solo bianco o nero. La soluzione ideale arriva dalla personalizzazione della soluzione al problema. In alcuni casi potrebbe essere una soluzione anche quella di diversificare i canali, almeno all’inizio, sfruttando sia le potenzialità del marketplace che la sicurezza di un canale proprio.

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